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08-novembre-2021

 

Eseguire automaticamente attività ripetitive, a scarso valore aggiunto, grazie all’utilizzo di software “intelligenti”: questo, in estrema sintesi, lo scopo della RPA, Robot Process Automation, approccio ormai adottato da migliaia di aziende nell’epoca della digitalizzazione di processi e servizi. Ma implementare l’RPA è davvero un investimento necessario? Quali benefici può apportare all’organizzazione? Analizziamo il fenomeno e le sue ricadute sull’operatività aziendale.

 

Cos’è la Robotic Process Automation?

Il termine RPA, Robotic Process Automation, racchiude tutte le tecnologie che eseguono in modo automatico attività ripetitive degli operatori, imitandone il comportamento e interagendo con gli applicativi informatici come lo farebbe una persona. Le soluzioni di RPA funzionano mediante bot (software robot), basati su algoritmi di intelligenza artificiale, e in particolare di Machine Learning, per simulare l’attività umana.

Vastissime le possibili applicazioni della Robotic Process Automation, specialmente nei settori caratterizzati da un’alta frequenza di attività ripetitive, come l’ambito insurance o banking/finance. L’RPA si avvale di tecnologie non troppo onerose, dall’implementazione semplice e rapida, e può davvero fare la differenza nell’ottimizzare tutti i processi, dal front-office al back-office, rivelandosi quindi un investimento di valore per aziende di ogni tipologia.

 

I vantaggi della Robotic Process Automation

Quali sono, nello specifico, i benefici della Robotic Process Automation, con i software robot, sui processi aziendali? Il loro utilizzo incide positivamente in primo luogo sull’efficacia e sulla rapidità di esecuzione di tutte quelle attività di routine che sono la base per l’operatività di molte aziende (per esempio, l’inserimento di dati anagrafici di clienti e fornitori): i tempi di esecuzione vengono drasticamente ridotti, così come i costi. Le attività possono essere svolte 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza interruzioni. L’automazione così concepita permette un risparmio aziendale consistente: secondo l’Institute for Robotic Process Automation, un bot costa circa un terzo rispetto a un dipendente in outsourcing a tempo pieno ed un quinto rispetto a un lavoratore in sede.

 

L’impatto della RPA è poi evidente in termini di diminuzione del rischio umano: se il compito è svolto da un bot, gli errori sono anch’essi ridotti al minimo.

Anzi, l’intervento della macchina ha il merito di liberare gli operatori da task ripetitivi, consentendo loro di dedicarsi ad attività a più alto valore aggiunto, più centrali per il business. Da notare come l’obiettivo ultimo della RPA non è quello di sostituire il personale, quanto piuttosto di coadiuvare e potenziare l’intervento umano, dando valore alle competenze delle persone.

L’utilizzo di tecnologie RPA, in sinergia con altre soluzioni di automazione o di Artificial Intelligence, si traduce spesso in un aumento della flessibilità e scalabilità dei servizi erogati dall’azienda, come anche in una migliore visibilità sui processi in corso di svolgimento: i vertici aziendali, o anche i semplici operatori, hanno sempre la possibilità di monitorare le azioni eseguite dai bot, e di rendersi così conto, in tempo reale, di eventuali anomalie di processo da risolvere.

 

Un ulteriore vantaggio dell’implementazione dei software robot risiede nell’aumento del livello di tracciabilità dei processi aziendali, cosa che facilita la conformità alle normative e lo svolgimento di tutte le attività di audit.

Da ultimo, la Robotic Process Automation consente di analizzare in modo approfondito i processi aziendali e, con l’ausilio di tecnologie di Process Mining, può aiutare a rilevare eventuali problematiche, colli di bottiglia e inefficienze, dando al management la possibilità di correggere e ottimizzare il workflow: in questo modo la RPA aumenta la produttività e il grado di efficienza dell’intera organizzazione.

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